Quanti modi ci sono per investire?
Un pensionato che acquista titoli di stato investe.
Un gestore di fondi che acquista azioni, obbligazioni e molto altro,in borsa, investe.
E’ ovvio che i due processi seguono logiche e pesi differenti.
Il pensionato acquista titoli di stato e lo fa per garantirsi un rendimento un po' più alto di quello di un deposito bancario sopportando un rischio finanziario per tutta la durata del titolo ( generalmente 3/5 anni ) utilizzando una strategia semplice: acquisto e detengo il titolo fino alla scadenza incassando la cedola ( interessi ).
Il gestore di fondi dovrà acquistare e vendere titoli per garantire ai propri clienti un rendimento quantomeno superiore al mercato di riferimento ( benchmark ). Per farlo dovrà avvalersi di analisti, team di trader e quant’altro.
Ma entrambi non stanno facendo altro che spostare il loro potere di acquisto più in la nel tempo. L'investimento altro non è che impiegare il prorpio risparmio ( ciò che non ho speso oggi ) per poterlo impiegare per spese future ( poterlo spendere domani ) Qualsiasi investimento prevede tre parametri : rendimento, rischio e orizzonte temporale.
Il rendimento altro non è che la differenza tra il risparmio che ho investito ed il montante ( risparmio + interessi ) ottenuto alla scadenza dell' orizzonte temporale dell'investimento.
Il rischio è la probabilità che il rendimento si avvicini il più possibile a quanto mi attendo dall’investimento stesso.
L'orizzonte temporale è la durata dell'investimento. Di quanto decido di spostare nel tempo la mia spesa futura.
Nel momento in cui decido di fare un investimento vado comunque incontro ad una incertezza, al rischio che il rendimento che prevedo per il mio risparmio, in realtà a posteriori non venga raggiunto. Questa incertezza è definita proprio come rischio dell'investimento.
Tanto più è difficile prevedere il rendimento, tanto più alta sarà l’incertezza o rischio.
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